Posts contrassegnato dai tag ‘Giappone’

Ho aspettato che si calmassero le acque per parlarvi di questo nuovo video di Avril Lavigne, rilasciato lo scorso 23 aprile. Sapevo che avrebbe scatenato un’ondata di polemiche, ma volevo vedere fino a che punto sarebbero arrivate.

Ormai tutti avrete sentito il nuovo singolo della cantante canadese, estratto dal suo ultimo album “Avril Lavigne”, rilasciato nel 2013.

Prima di passare ai commenti però, ecco il link.

https://www.youtube.com/watch?v=LiaYDPRedWQ

Bene, ora che sono certa che tutti l’abbiate visto, vi dico cosa ne penso io.

MA STIAMO SCHERZANDO?

Under My Skin è stato il mio primo cd, insieme ad American Idiot. Adoravo il video di sk8er Boy, canticchiavo sempre Complicated e apprezzavo ogni brano dei suoi primi due dischi.

Che fine ha fatto quella scoppiettante biondina in skate?

Tutti crescono, verissimo, ma c’è modo e modo. Che si fosse un po’ trasformata già lo si era notato nei suoi singoli successivi quali Hot e Girlfriend, ma nonostante i tacchi e una minigonna, Avril rimaneva la Avril del passato.

In questo ultimo video sinceramente è irriconoscibile.

La canzone è davvero brutta a parer mio. Per non parlare del testo poi, non so se ridere o piangere.

La cantante afferma più di una volta che sia il suo omaggio alla cultura giapponese, ma se io fossi un giapponese sinceramente mi offenderei. Con tutte le cose meravigliose che quella terra ha da offrire, vai a prendere Hello Kitty?

Mi viene da sorridere a pensarci, ma sembra che la biondina un giorno sia andata su tumblr e abbia mescolato tutto quello che le appariva sotto l’hashtag “kawaii”.

Mi rincuora sapere che non sono stata l’unica a trovarlo così orribilante.
Billboard, per esempio, l’ha definito “aberrante e pigro” e il sito Jezebel dichiara: “Sembra che mostri cosa accadrebbe se qualcuno raschiasse il ventre malato della cultura pop americana 2004-2010 e la spruzzasse generosamente su un purulente mucchio di spazzatura”.

Dopo l’uscita del singolo le sono arrivate anche parecchie accuse di razzismo, poiché lei nel suo video mostra una cultura stereotipata assolutamente lontana dalla realtà.
Lei ovviamente nega tutto, ma il suo video parla al posto suo.

Avril, per favore, riprenditi lo skate e lascia perdere hello kitty.

Sebastian Vettel, vincitore del GP del Giappone sulla sua Red Bull.

Sebastian Vettel (Red Bull) vince anche il Gran Premio del Giappone, che si è corso sulla pista di Suzuka. Si tratta della quinta vittoria consecutiva, la nona stagionale sulle quindici gare disputate. A differenza delle altre vittorie , in cui il campione tedesco dominava dall’inizio alla fine, è stata una gara tirata fino all’ultimo e solo grazie ad un’ottima strategia, che gli ha permesso di risparmiare un pit stop, è riuscito a trionfare davanti al compagno di team Webber e a Grosjean (Lotus), in testa fino a metà gara. Quarta posizione per Fernando Alonso (Ferrari) giunto a più di 45 secondi di ritardo dal vincitore, davanti all’altro pilota Lotus Raikkonen e a Hulkenberg (Sauber) che conferma l’ottimo periodo di forma giungendo sesto sul traguardo. Chiudono la zona punti Gutierrez (Sauber) al miglior risultato in carriera, Rosberg (Mercedes), Button (McLaren) e Massa (Ferrari).

Al via ottimo scatto di Grosjean che dal quarto posto in griglia riesce a girare per primo alla prima curva mentre dietro di lui ci sono le Red Bull di Webber e Vettel. Da notare un lieve contatto tra Hamilton e Vettel, con l’inglese della Mercedes che rientra ai box per cambiare la posteriore destra forata ma l’auto ha riportato gravi danni tali da costringerlo al ritiro dopo 10 giri.

Fino a metà gara, Grosjean sembra controllare la corsa davanti a Webber e Vettel mentre dietro di loro, già staccati, c’è un gruppetto guidato da Hulkenberg che tiene dietro Rosberg, le Ferrari e Raikkonen.
Al 26° giro Webber rientra per la seconda sosta, seguito 4 giri dopo da Grosjean. Vettel invece rientra al giro numero 38, terminando la gara con una sosta in meno rispetto a tutti gli altri.

Dietro di lui si accende la lotta per il secondo gradino del podio con Webber che riesce a spuntarla nel finale, costringendo Grosjean alla terza piazza. Quarto arriva Fernando Alonso, con una Ferrari con troppi limiti per poter permettere al campione spagnolo di competere con Vettel, che ora ha 90 punti di vantaggio sul ferrarista a 4 gare dalla fine. Il titolo per il tedesco è una pura formalità, resta da stabilire se riuscirà a diventare campione del Mondo già dal prossimo appuntamento, tra 2 settimane in India.

 

Matteo Pifferi